La storia del venditore che deve raggiungere i suoi target

Vi siete trovati a leggere l’articolo SCAPPO DAL MONDO E VADO A VIVERE NEL BOSCO? Vi sentite spossati da uno stile di vita frenetico, consumistico, alienante e non sostenibile?

Oggi voglio continuare la riflessione sugli stili di vita legati e vincolati al mondo del lavoro che spreme sempre più i propri dipendenti, caratterizzato da aziende che chiedono sempre più presenza, che si aspettano un investimento quasi totale del tempo e delle energie dei propri dipendenti.

La storia del venditore che deve raggiungere i suoi target è un ottimo spunto di riflessione sugli stili di vita sostenibili. Lasciatemi un vostro parere in fondo all’articolo se vi fa’ piacere.

Un giorno un venditore è in auto, immerso nel traffico che lo porterà dal prossimo cliente. E’ in coda da oltre venti minuti ma l’azienda ha messo a disposizione una comoda auto di grossa cilindrata e il venditore stà comodo; inoltre può sfruttare questo tempo per ragionare su come raggiungere l’ultimo target di vendita richiesto dai suoi superiori.

E’ un periodo difficile e le vendite non stanno andando molto bene; il povero venditore si arrovella senza trovare una via di uscita. Anche la sera, quando si trova sul divano davanti alla TV è distratto dal tarlo delle vendite insufficienti. Così inizia a raccontare alla moglie che sul lavoro sono tempi duri e che deve impegnarsi ancora di più.

La moglie del venditore stava per fare lo stesso ma, visto il marito già preoccupato, decide di aspettare a rivelargli che anche la sua azienda ha programmato una riduzione di personale…non è proprio la sera giusta!

Entrambi puntano gli occhi sulla TV e intanto pensano a come faranno a pagare la rata del mutuo, il corso di inglese del figlio maggiore, il nido privato dell’ultima arrivata, la palestra di cui hanno bisogno per scaricare lo stress, la ragazza che li aiuta con le faccende domestiche, i vestiti necessari a mantenere un adeguato look aziendale, ecc.

Il giorno seguente il venditore si trova di nuovo nel traffico, diretto di nuovo verso l’ennesimo cliente. Passando accanto a un parco decide di fermarsi un attimo. Quando arriverà dal cliente dovrà essere brillante e, con la preoccupazione del target, non si sente per niente all’altezza del suo dovere.

Vorrebbe parlarne con qualcuno ma le uniche persone che vede spesso sono i suoi colleghi e non può certo raccontare a loro che probabilmente non riuscirà a raggiungere il target di vendita! Qualcuno potrebbe approfittarne e scavalcarlo.

Il venditore continua a passeggiare nel parco, occhi bassi e viso contratto, quando gli viene un’idea! Pensa di adottare uno dei trucchi più vecchi del mondo: si reca da alcuni clienti con i quali ha rapporti di fiducia e chiede di fare degli ordini che poi annulleranno il mese seguente. Geniale! In questo modo gli ordini alzeranno il suo volume di vendite e raggiungerà gli obiettivi aziendali.

Alla fine del mese riceve i complimenti del suo superiore per avere raggiunto il target ed il venditore torna a casa sollevato….quasi felice. Si concede una cena con la moglie al miglior ristorante giapponese che conoscono ed i bambini restano a casa con la baby sitter e guardare un film mangiando pop corn. Domani è un altro giorno e si vedrà!

Il venditore cosa ha realmente ottenuto?

Un target raggiunto solo sulla carta che gli ha richiesto giorni di lavoro per visitare i clienti che hanno emesso falsi ordini. Ha lavorato in modo frenetico per ottenere un numero su un pezzo di carta. Ma la grande azienda-famiglia di cui fa parte non si meritava un simile raggiro…il peso psicologico della sua condotta comincia a farsi sentire e questo peso lo mette di malumore.

Il venditore si trova in uno stato psicologico che si riflette negativamente anche sulla sua vita privata, quella vera, quella con la sua famiglia.

E l’azienda cosa ha ottenuto?

Niente. Gli ordini erano fasulli e verranno cancellati. Anzi ha pure perso i giorni di lavoro del venditore che si è prodigato per raccogliere i falsi ordini.

La seconda opportunità

Come in un famoso film il nostro venditore ha la possibilità di tornare indietro nel tempo; questa volta dovrà vendere i SUOI prodotti con il fine di soddisfare i clienti ottenendo il giusto guadagno necessario a lui ed alla moglie per pagare i beni di cui necessitano e che non producono da soli.

Il nostro venditore, in questa seconda opportunità, produce pere ma la cooperativa in cui era solito venderle ha ridotto il prezzo. Significa che dovrà cercare altri clienti; ne parla con la moglie e, insieme, stendono un elenco delle cooperative della zona che trattano pere biologiche.

Il giorno seguente il venditore-produttore si reca dalla cooperative ma non riesce ad ottenere un prezzo migliore. Le cooperative fanno spesso cartello e sarebbe inutile cercarne delle altre.

Il venditore-produttore però ha bisogno di vendere le sue pere per poter guadagnare e per non far marcire il prodotto in magazzino. Mentre ne parla nuovamente con la moglie ricevono la visita di un loro vicino. E’ un coltivatore come loro e decidono di raccontargli il loro problema.

Il vicino, loro amico, gli suggerisce di recarsi da alcuni negozi di alimenti biologici che comprano direttamente dal produttore, saltando il passaggio dalle cooperativo.

Il venditore-produttore si reca da questi negozi e stipula dei contratti di vendita per le sue pere; ha ottenuto un giusto guadagno e le sue pere verranno gustate dai clienti dei negozi. Non è riuscito a vendere tutto ma almeno qualcosa si è messo in moto…

Qualche giorno dopo sente parlare dei GAS e decide di contattare i più vicini, almeno per cominciare. E’ molto contento, ha venduto altre pere ed il suo magazzino è quasi vuoto. Portando le pere al GAS ha conosciuto altri coltivatori come lui che gli offrono di vendere le pere rimaste all’incontro di baratto che stanno organizzando: avrà modo di scambiare le sue pere con tanti altri prodotti invece di doverli acquistare.

Il venditore-coltivatore cosa ha ottenuto?

Ha raggiunto REALMENTE i suoi target, ovvero un guadagno onesto e concreto per la sua famiglia, la pace con se stesso, muovi contratti di lavoro, nuove relazioni sociali e l’appagamento per il suo lavoro.

A volte si dispera per la siccità o le improvvise grandinate, per la concorrenza della frutta estera e per i prodotti carnosi coltivati a suon di ormoni e pesticidi. Ma in qualche modo troverà sempre una soluzione e non si troverà e cercare ordini fasulli.

storia tratta da “Scappo dalla città” di Grazia Cacciola

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