Come si diventa santi

Nel primo articolo di presentazione del libricino “alla scuola dello Spirito Santo” ci siamo imbattuti in alcune cruciali domande che possono essere condensate in una: come si diventa santi?

Diciamo fin dall’inizio che TUTTI POSSONO ESSERE SANTI, non è un traguardo impossibile, irraggiungibile, destinato a pochi. E’ davvero confortevole sapere che Dio ci ama talmente tanto da offrire a tutti questa incredibile opportunità.

Ma non illudiamoci che siano sufficienti coraggio e pazienza. La santità non è la realizzazione di un programma di vita che fissiamo noi. Non possiamo disporre un bello schema dove si pianificano le preghiere da dire, i digiuni da fare, quanti pellegrinaggi concedersi…non funziona così! Per ben due motivi.

ispirazioni dello spirito santo

Diventare santi va al di là delle nostre sole forze

Gesù ci dice:” Senza di me non potete fare nulla”(Gv 15,15). E’ impossibile giungere alla santità con le sole nostre forze; la santità è solo frutto della grazia di Dio.

Per quanto ci sforziamo non possiamo cambiare noi stessi. Solo Dio può venire a capo dei nostri difetti, dei nostri limiti; solo Lui ha una influenza così grande sui nostri cuori da poter realizzare una cosa simile.

Per diventare santi dobbiamo trovare il modo di permettere a Dio di farci santi!

Questo richiede di rinunciare alla presunzione di pensare di farcela da soli, di sapere cosa dobbiamo fare, come farlo e quando farlo, accettare la nostra piccolezza, i nostri limiti. In una parola, dobbiamo essere umili.

Questo non vuol dire che non dobbiamo compiere degli sforzi, ma che questi devono orientarsi nella giusta direzione affinché diano frutto; ed il loro scopo non deve essere di farci giungere alla perfezione, ma quello di lasciarci trasformare da Dio senza opporgli resistenza. FIAT VOLUNTAS TUA!

Il segreto della santità è diventare consapevoli che possiamo ottenere tutto da Dio, basta saperglielo chiedere nel modo giusto.

Solo Dio conosce il cammino di ognuno

La seconda ragione per la quale non possiamo diventare santi da soli è che, come esistono diverse personalità allo stesso modo esistono tante forme di santità.

La santità non è un modello identico per tutti.

Ognuno di noi ha un modo diverso per arrivare alla santità e nessuno di noi sa in cosa consiste il suo cammino di santità. Questo gli viene svelato poco per volta, nel corso del cammino…e spesso è molto diverso da quello che ci eravamo immaginati.

Un grosso ostacolo lungo il cammino di santità è proprio l’essere troppo ancorati all’idea che ci si era fatti. Non possiamo limitarci a seguire delle regole generali; non ci sono percorsi che vanno bene per tutti. Ciascuno di noi deve capire quello che Dio gli chiede e che, forse, non chiede a nessun altro.

Fin qui sembra tutto piuttosto chiaro, almeno a livello teorico. Ma come riconoscere il volere di Dio? Come possiamo capire quello che ci sta chiedendo e distinguerlo da ciò che invece è la nostra volontà?

Ci sono diversi modi per riconoscere la volontà di Dio: attraverso gli avvenimenti della vita e nei consigli di un padre spirituale. Questo solo come inizio, poi ce ne sono tanti altri. Tra questi ce n’è uno di importanza fondamentale. Sono le ispirazioni della grazia divina: sono delle sollecitazioni interiori, dei movimenti dello Spirito Santo attraverso i quali Dio ci fa conoscere quello che ci chiede e, contemporaneamente, ci comunica la forza necessaria per compierlo. Noi dobbiamo solo dire “Sì! Accolgo la Tua richiesta, voglio fare quello che mi chiedi!”

Ovviamente dobbiamo anche sforzarci di mettere in atto la volontà di Dio che Egli ha rivelato con la Sacra Scrittura, i Comandamenti, ecc. sempre però tenendo conto quanto Dio chiede a noi personalmente. Perchè?

La prima ragione è che se aspiriamo alla perfezione abbiamo così tante cose da mettere in pratica, precetti, comandamenti, virtù, che ci è impossibile combattere su tutti i fronti. Dobbiamo invece sapere a quale virtù dare la priorità, NON SECONDO LE NOSTRE PREFERENZE, ma secondo ciò che Dio ci chiede. Molto spesso facciamo degli sforzi enormi per correggere un difetto del nostro carattere mentre Dio ci chiede semplicemente di accettarlo con umiltà e mitezza.

Possiamo quindi dedurre che le ispirazioni della grazie sono fondamentali per orientare i nostri sforzi nella giusta direzione…

La perfezione si raggiunge attraverso la fedeltà interiore alle ispirazioni.

La seconda ragione è che ogni volta che rispondiamo positivamente ad una mozione dello Spirito, questa fedeltà attira su di noi un sovrappiù di grazia e di forza che potremo applicare nel migliorare in tanti campi: virtù, comandamenti, ecc. Non è raro infatti renderci conto che, a volte, non abbiamo neanche la forza di compiere la volontà di Dio seguendo per esempio i dieci comandamenti; rendendoci umili e docili alle ispirazioni dello Spirito Santo avremo da Dio una marcia in più e ci troveremo capaci di praticare i comandamenti in un modo che non eravamo stati in grado di fare.

Ricordiamo sempre che quando Dio ci ispira di fare qualcosa (se è veramente Lui la fonte di questa ispirazione) ci dà allo stesso tempo la capacità di farlo.

San Francesco di Sales afferma:

Quando sappiamo trarre beneficio da un’ispirazione che Nostro Signore ci dona, egli ce ne ridona un’altra e così continua a donarcene altre nella misura in cui ne sappiamo trarre beneficio.

All’inizio obbedire allo Spirito può essere molto faticoso perchè dobbiamo affrontare le nostre paure, i nostri attaccamenti, scegliere di essere umili e docili, questa obbedienza è sempre fonte di gioia e di felicità ed è accompagnata da un’effusione di grazia che dilata il cuore, che rende l’anima libera e felice di camminare sulle vie del Signore.

Questa dilatazione del cuore è segno che manifesta la presenza dello Spirito.

Lo Spirito Santo viene giustamente chiamato Consolatore. Quando i tocchi dello Spirito, che ci illuminano e ci spingono ad agire, vengono accolti, riversano nel nostro cuore non solo luce e forza, ma anche un conforto e una pace che molto spesso ci colma di consolazione.

Non è forse questo che tutti cerchiamo? La gioia, la felicità, la pace del cuore? Continuiamo allora il cammino alla scoperta dello Spirito Santo!

Da Diario si Suor Faustina:

O mio Gesù, come è facile santificarsi. Occorre soltanto un briciolo di buona volontà.
Se Gesù scorge nel cuore questo briciolo di buona volontà si affretta a donarsi all’anima e nulla può impedirglielo, né gli errori, né le cadute; assolutamente niente. A Gesù preme aiutare quest’anima e se l’anima è fedele alla grazia di Dio, in pochissimo tempo può conseguire la più grande santità che una creatura possa raggiungere su questa terra.
Dio è molto generoso e non rifiuta a nessuno la sua grazia: dà più di quello che noi gli chiediamo. La fedeltà nel seguire le ispirazioni dello Spirito Santo è la via più breve.

Passiamo allora allo step successivo, ovvero come far sbocciare le ispirazioni dello Spirito.

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