RISCALDAMENTO A LEGNA

La crisi energetica e il rincaro delle bollette ha spinto molte persone a passare al riscaldamento a legna per la propria casa. Quale legna e quali stufe utilizzare? Qual è il reale impatto sul portafoglio, sui boschi e sull’inquinamento?

riscaldamento a legna

Per scaldare le case usiamo una gran quantità di energia. Se calcoliamo l’energia consumata da una famiglia italiana per luce, elettrodomestici, acqua calda, trasporti e riscaldamento, quest’ultima voce rappresenta il 53% della spesa totale.

La metà circa delle abitazioni italiane sono riscaldate a metano, il 20% circa sono riscaldate a biomassa (soprattutto legna), un altro 20% è riscaldato ad energia elettrica e la restante quota utilizza Gpl e gasolio.

Se, in conseguenza al rincaro del metano, tutte le famiglie passassero al riscaldamento a legna cosa succederebbe? La scelta sarebbe sicuramente non sostenibile. E se escludessimo le abitazioni delle città?

Dove prendere la legna da ardere

Cominciamo con il ricordare che la legna è una risorsa lentamente rinnovabile; un bosco destinato a legna da ardere viene tagliato ogni 12 anni o più!

Una casa di circa 120 mq, non perfettamente isolata richiede in media 100 quintali di legna per essere riscaldata che corrispondono alla produzione di una superficie boschiva che varia da 1,5 a 3 ettari di bosco (cioè da 15.000 a 30.000 mq di bosco).

Se consideriamo le sole abitazioni delle aree rurali per scaldarle tutte servirebbero dai 9 ai 18 milioni di ettari di bosco. Peccato che in Italia cene siano solo 11 milioni di ettari di bosco!

Pensate a cosa succederebbe se tutti passassimo al riscaldamento a legna! La prima riflessione da fare è che vi sono diversi problemi legati al modo in cui utilizziamo oggi la legna: la maggior parte del riscaldamento a biomassa è costituito ancora da stufe in metallo, inquinanti e poco efficienti, che sono utilizzate per la maggior parte in abitazioni malamente isolate e che utilizzano legna troppo umida. Ne consegue che gran parte del combustibile viene sprecato.

Come bruciare legna in modo efficiente

Un caminetto aperto, in termini di efficienza, ha una resa che non supera il 10% perchè, per funzionare, aspira molta aria dall’ambiente.

Una stufa economica di vecchia generazione rende circa il 30%, alla pari di un forno tradizionale. Ma il discorso cambia se si utilizzano stufe moderne.

Con caldaie a legna, stufe in muratura e alcune stufe in metallo il rendimento può arrivare fino all’85%!

caldaia a legna
CALDAIA A LEGNA

Anche le caldaie a pellet hanno una buona resa ma per produrre i sacchi di pellet è necessario il consumo di energia fossile (per sminuzzare e pellettare il legno).

Quale legna da ardere scegliere

Per un cittadino è sicuramente più semplice utilizzare in modo efficiente il metano o la benzina che sono già stati raffinati e che utilizziamo in impianti con poca dispersione.

Un chilogrammo di legna secca rende circa 4 kW ma non sempre nel riscaldamento a legna la utilizziamo ben asciutta.

Quando viene tagliato un albero vivo, esso contiene mediamente il 55% di acqua che, come è noto, non brucia volentieri. Se utilizziamo legna “fresca” il rendimento scende a circa 1 kW.

Se si utilizza legna stagionata da un anno, come fa la maggior parte degli italiani, l’umidità residua porta la resa attorno ai 2,5 kW per ogni chilo di legna utilizzato. Legna di questo tipo tende a far annerire velocemente il vetro degli sportelli, il fumo è nero e si verifica una grande emissione di polveri sottili e sostanze inquinanti.

Per avere una resa ottimale di 4 kW è necessario usare legna stagionata da due anni (o più) con un residuo di umidità intorno al 15%. Usando legna ben essiccata si riducono drasticamente le emissioni di polveri sottili e anche le incrostazioni infiammabili delle canne fumarie.

Per avere legna che bruci in modo efficiente è bene scegliere un fornitore che possa garantirci legna stagionata da almeno due anni oppure, se lo spazio lo consente, organizzare una doppia legnaia.

Chi utilizza il riscaldamento a legna ha una responsabilità molto più grande rispetto a chi utilizza il metano.

STUFE IN MURATURA

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