La borragine: in cucina ma non solo

La primavera è magia! Con le prime giornate tiepide di sole la natura si risveglia, prati e boschi si riempiono di deliziose erbe mangerecce! Una tra queste è proprio la borragine, da utilizzare in cucina ma non solo! La borragine ha un meraviglioso fiore a forma di stella dal colore blu acceso dalle innumerevoli proprietà che la rendono perfetta per curare alcuni malanni, per calmare stati di nervosismo e anche per allietare il palato.

Il vero nome della borragine è Borago Officinalis; è una pianta della famiglia delle Boraginaceae. I suoi semi sono ricchi di acidi grassi polinsaturi e sono utilizzati per le loro proprietà antinfiammatorie e protettive del sistema cardiovascolare.

La borragine cresce allo stato selvatico in tutto il bacino Mediterraneo ed è coltivata da secoli come pianta da giardino per il suo valore ornamentale, per i benefici sulla salute, e per i numerosi effetti medicinali. Sin dai tempi antichi, era usata per allontanare la malinconia e per abbassare la febbre, ma veniva anche utilizzata per aromatizzare il vino: i romani con lo scopo di infondere allegria, mentre i Celti per incoraggiare i guerrieri.

I fiori della borragine

La pianta è ricoperta da una ruvida peluria, e può crescere fino a 70 cm di altezza. Il fusto è eretto con foglie ovali, ruvide e piuttosto rugose. I bellissimi fiori a forma di stella sono posizionati in grappoli sparsi: hanno cinque petali che all’inizio sono di un colore simile al viola, ma poi diventano blu.

Come raccogliere le parti utili della borragine

Delle Borragine si utilizza quasi tutto: le foglie, i fiori e i semi, da cui si ricava l’olio. Le foglie, e in maniera minore i fiori, sono solitamente usati freschi.

Le foglie vanno raccolte quando la pianta sta andando in fiore: staccali singolarmente ed evita quelli macchiati e mangiati dagli insetti. Per raccogliere la Borragine, ti consiglio di scegliere una bella giornata, quando il sole ha asciugato la rugiada. Per quanto riguarda la pianta essiccata, non devi conservarla per più di un anno, poiché perde rapidamente il suo effetto medicinale.

Come coltivare la borragine nell’orto

La Borragine è molto utile, sia nell’orto che nel giardino: attira le api del miele, e stimola la crescita delle fragole quando viene piantata vicino ad esse. Inoltre, se la semini accanto ai pomodori, terrai lontani gli insetti nocivi, come ad esempio i bruchi. La Borragine predilige i terreni calcarei ma ricchi di sostanze nutritive.

Come cucinare la borragine

I fiori di Borragine hanno una fragranza simile a quella del cetriolo e quando vengono immersi in acqua, combinati con il limone, diventano una bevanda gustosa e rinfrescante.

In cucina si utilizzano soprattutto le foglie giovani, che vengono sempre cotte per eliminare la peluria che le ricopre: si possono mettere nelle minestre, nelle frittate, o nei ripieni dei ravioli. Le foglie invece, nel passato, venivano messe nel vino per rallegrare gli uomini e per scacciare la tristezza e la malinconia nelle donne. Insomma, stiamo parlando di una pianta davvero versatile!

I fiori poi sono buonissimi quando vengono canditi e utilizzati per decorare dolci o semplicemente per essere mangiati come fossero caramelle!

Esiste anche lo sciroppo di borragine: fatto con i preziosi fiori blu, questa dolcezza rafforza il cuore e calma i nervi. E per non farci mancare nulla… i fiori vengono anche impiegati per la colorazione dell’aceto.

Curiosità sul nome

Una prima ipotesi associa il nome alla parola latina borra (tessuto di lana ruvida), per la peluria che ricopre le foglie. Altri lo fanno derivare dall’arabo abu araq (padre del sudore), attraverso il latino medievale borrago, forse per le proprietà sudorifere della pianta.

Altri esperti ritengono invece che il nome latino Borago sia una corruzione di corago, da “cor” ovvero cuore, e “ago”, ovvero “portatore”: portatore di coraggio, per la sensazione di cordialità che offre questo fiore.

Proprietà della borragine

Diuretica ed emolliente, la Borragine è molto usata per la febbre e i disturbi all’apparato respiratorio. Le sue qualità emollienti, sono dovute alla mucillagine contenuta nell’intera pianta. La borragine contiene potassio e calcio, combinati con acidi minerali. A causa della presenza di nitrato di cloruro di potassio, quando la pianta viene bruciata, emette piccole scintille con un leggero suono esplosivo.

L’olio di borragine

Uno dei nutrienti più importanti, sono gli acidi grassi essenziali, di cui il nostro corpo ha bisogno per essere sempre in forma. In questo caso, ci viene incontro il rinomato “olio” di Borragine, che è molto ricercato per gli effetti positivi che ha sul cuore, sulle arterie e per la capacità di ridurre l’accumulo di colesterolo nel sangue. Quest’olio si ricava dai semi, ed è ricco di acidi grassi poliinsaturi, omega-3 ed omega-6.

L’olio di borragine si trova sia sotto forma di olio vegetale, con cui poter condire le pietanze nella dose di 1-2 cucchiai al giorno, assoluto o unito all’olio di oliva.

In commercio si trova anche come integratore alimentare sotto forma di perle da assumere nella quantità di 1-2 al giorno in base al disturbo da trattare

L’olio di borragine può essere usato direttamente sulla pelle possibilmente la sera per usufruire dell’azione antiossidante e riparatrice sulla pelle secca o in presenza di rughe; oppure essere aggiunto alla propria crema per potenziare l’effetto antiage. 

L’olio di borragine è controindicato nei soggetti che assumono anticoagulanti a causa dell’acido gamma-lineolico contenuto nei semi che può aumentare i tempi di coagulazione. 

Sedativo naturale La borragine è ben nota per le sue qualità calmanti ed è stata usata per trattare vari stati di nervosismo. I suoi naturali effetti sedativi sono validi per alleviare la depressione e per regolare l’equilibrio ormonale femminile, spesso associato alla menopausa e ai cicli mestruali.

Come assumere la borragine

Decotto di fiori: fai bollire per circa 10 minuti, a fuoco basso, un litro di acqua con 30 grammi di fiori essiccati. Poi togli dal fuoco, lascia intiepidire e quindi filtra con un colino. Il decotto è molto utile in caso di infiammazioni renali e della vescica, perchè funge da diuretico e depurativo; sono sufficienti 2-4 tazze al giorno per sentirsi meglio.

Infuso con le foglie: fai bollire un litro di acqua, poi toglilo dal fuoco e aggiungi circa 20 grammi di foglie fresche. Lascia in infusione per circa mezzora e poi versa il contenuto in una tazza, utilizzando un colino per filtrare. L’infuso è ideale per i problemi alle vie respiratorie, per la tosse e i bronchi: puoi bere una tazza d’infuso, addolcito con un po’ di miele, 3 volte al giorno. Se invece sei affaticato, stanco o teso, prendi due tazze d’infuso durante la giornata.

Cataplasma: cucina in pochissima acqua circa 40 grammi di foglie essiccate e circa 40 grammi di fiori essiccati. Quando l’acqua evapora, stendi le foglie e i fiori su una garza, schiacciali energicamente fino a farne uscire il succo, e infine applica il cataplasma ancora caldo sulla zona interessata. Il Cataplasma è indicato  per la pelle arrossata, per la foruncolosi e per gli eczemi in generale.

Consumare senza esagerare!

E’ importante non esagerare con il consumo a crudo di questa pianta, poichè le foglie contengono piccole quantità di alcalodi nocivi per il fegato. Pertanto è meglio non consumarla se si hanno problemi epatici. Se si usa frequentemente la Borragine, è bene consumarla da cotta: la cottura riduce l’azione degli alcalodi. Tisane e infusi sono inoltre controindicati durante la gravidanza e l’allattamento.

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